Il Museo della Canapa si trova a Sant’Anatolia di Narco, castello medievale che sorge nel cuore della Valnerina al di sopra della zona pianeggiante chiamata ancora oggi “le canapine”, a ricordo di quando la canapa era coltivata lungo le sponde del Fiume Nera.
All’interno del Museo sono esposti gli strumenti per la lavorazione della canapa e la tessitura manuale, nonché una ricca collezione di manufatti tessili provenienti dal territorio.
L’allestimento invita il visitatore a scoprire le relazioni tra gli oggetti, la loro funzione e la loro storia attraverso testimonianze multimediali ed espedienti espositivi di carattere multisensoriale. Tra questi ultimi, si inserisce l’installazione Spinning Dolls dell’artista inglese Liliane Lijn, opera d’arte contemporanea che esprime in maniera metaforica i gesti e il mondo femminile un tempo strettamente legato al tessile.
Parte centrale del Museo sono i Laboratori di Tessitura all’interno dei quali sono presenti interventi di bioarchitettura in canapa e calce.
Il Museo offre percorsi educativi pensati per famiglie e per scuole di ogni ordine e grado che coniugano insieme visite guidate con focus su argomenti specifici legati al tessile, alla tintura, alla canapa con percorsi educativi svolti all’interno dell’ambiente laboratoriale.
I partecipanti potranno sperimentare diverse tipologie di linguaggi, tessili e non, che permetteranno di esplorare questo mondo da diversi punti di vista.
Su richiesta il Museo può collaborare alla progettazione di appositi percorsi educativi.
La visita guidata è organizzata come un percorso esperienziale e dialogico nel quale assume un ruolo centrale è la narrazione di una storia che ha per protagonista la comunità, il territorio e la comunità della Valnerina.
Immersioni di colore è un percorso laboratoriale che condurrà i partecipanti alla scoperta della tintura naturale, delle tecniche per realizzarla consentendo di farne diretta esperienza.
Un tempo, infatti, le tinture si ottenevano a partire da sostanze per lo più di origine vegetale da cui veniva estratto il pigmento tintorio. Alcuni dei corredi della Valnerina, visibili all’interno del museo, sono caratterizzati da particolari colori originati da tinture naturali.
Nel laboratorio sarà possibile sperimentare come a partire da prodotti naturali (parti di piante, fiori ecc.), insieme con elementi d’uso quotidiano, sia possibile tingere tessuti come quelli dei vestiti che indossiamo abitualmente.
L’esperienza consentirà ai partecipanti di immergersi in un mondo di colori e odori, mettendosi alla prova con la personalizzazione di una t-shirt bianca. Il laboratorio adatta forme e contenuti secondo l’età e le competenze dei partecipanti.
Il costo indicato non include la t-shirt.
“Fila di fili” si caratterizza per essere un’esperienza immersiva fortemente intrecciata alle tematiche trattate dal museo.
Questa proposta permette l’esplorazione dei differenti linguaggi caratterizzanti il mondo del tessuto e della tessitura. I partecipanti potranno sperimentare diverse modalità di intreccio, filatura o mettersi alla prova nell’arte della tessitura a telaio; osserveranno e sperimenteranno, in prima persona, la magia del processo che vede il filo trasformarsi permettendo la creazione di vestiti, gioielli, oggetti di design e molto altro.
I partecipanti potranno scegliere con quale tipologia di linguaggio, creazione, misurarsi accogliendo e supportando la libera scelta – di ispirazione Montessoriana – rispondente ai bisogni e alle competenze di ciascuno/a.
Il laboratorio di tessitura, annesso al Museo, infatti, è un ambiente organizzato per spazi e materiali affinchè i diversi linguaggi caratterizzanti il tessuto, la tessitura, possano essere osservati e sperimentati.