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Quale uso delle fotografie in gita scolastica?

Tempo di lettura: 3 minuti

Chi non possiede tra i ricordi più cari le foto o i filmati delle gite scolastiche?

Gli apparecchi fotografici prima e gli smartphone poi, documentano i momenti più significativi che si stanno vivendo in gruppo e  li rendono  condivisibili.

Ma è ancora possibile tutto questo?

Cosa prevede la recente normativa sulla privacy?

Il Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali, in materia di diffusione dei dati personali e diritto all’oblio, è entrato in vigore lo scorso 25 maggio 2018 e ha voluto introdurre nuove regole in materia di protezione delle persone fisiche in merito al trattamento dei dati personali.

Rivolto in particolare alle aziende, la norma induce ad assumersi maggiori responsabilità sui dati degli utenti e a compiere ogni sforzo possibile per proteggerli.

Per l’azienda scuola diventa vietato pubblicare su Internet, Facebook o su un gruppo Whatsapp le foto con altri compagni di scuola anche se scattate in occasione di eventi, manifestazioni, recite, gite, compleanni.

Pensare che improvvisamente non sia più consentito per studenti e genitori fare riprese video e foto se nelle immagini vengono comprese altre persone, sia adulti sia minori, è veramente difficile!

Cosa dice il Garante per la protezione dei dati personali?

Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato nel 2016 un vademecum di 39 pagine dal titolo “La scuola a prova di privacy”, un documento tuttora valido destinato a istituti scolastici, docenti e famiglie.

Il decalogo tenta di fare chiarezza su problematiche attuali quali l’utilizzo di tablet, telecamere e smartphone in classe o durante gite scolastiche e la diffusione di video e di immagini che contengono informazioni di carattere personale. Particolare attenzione viene dedicata alla “scuola 2.0” e al corretto uso delle nuove tecnologie, al fine di prevenire atti di cyberbullismo o altri episodi che possano segnare negativamente la vita dei più giovani.

La guida apre, attraverso una specificazione puntuale, alla possibilità di scatto, anche se con le dovute restrizioni, in considerazione del fatto che la tecnologia dell’immagine è diventata di uso comune nella quotidianità dagli studenti ma anche nella didattica.

Il ruolo della scuola

In via preventiva il Consiglio di Istituto deve quindi regolamentare l’uso di tali apparecchiature prevedendone il divieto d’uso in alcune circostanze e raccogliendo preventivamente il consenso informato ad essere ripresi in circostanze determinate, dove sia giustificato dal PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa). Il dirigente scolastico inoltre, raccolti eventuali dissensi, è tenuto ad adottare misure per tutelare la libertà e la privacy dei soggetti che lo richiedono espressamente. In caso di pubblicazione è prevista inoltre un ulteriore espressa autorizzazione di tutti i soggetti interessati.

Il Garante per la protezione dei dati personali specifica:

  • le immagini possono essere raccolte ma solo per uso personale e non diffuse o Cellulari, tablet e smartphone: il loro utilizzo deve ritenersi consentito per uso personale e nel rispetto delle persone;
  • l’autore dello scatto deve custodire le immagini realizzate diventandone responsabile in caso di illecita diffusione da parte di terzi;− nel caso di una eventuale pubblicazione anche ad uso didattico, è necessario richiedere un esplicito consenso da parte delle persone presenti nelle foto o nelle clip multimediali;
  • la diffusione di immagini che ledono la riservatezza e la dignità delle persone può far incorrere in sanzioni disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri reati.

Sicuramente è importante garantire le sicurezza fisica e psicologica dei più giovani ma attraverso il rispetto di queste norme è possibile sperare di poter continuare a realizzare personali e cari album dei ricordi, scrigni di quei momenti unici che solo in gita scolastica si possono realizzare. 

Il primo viaggio lontano dai genitori, l’eccitazione dell’avventura e il senso di libertà, la possibilità di cementare legami di amicizia, l’avvio alla scoperta del mondo del lavoro!

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