Con ben 23 siti tra beni materiali e immateriali riconosciuti come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, la Repubblica Ceca – soprattutto in proporzione al proprio territorio – è un Paese da record. Ma non va dimenticato che il primo prezioso tassello di questo strabiliante e sconfinato puzzle di arte, tradizione, natura e cultura sotto l’effigie dell’Unesco è stata proprio Praga. A inaugurare, nel 1992, quella che sarebbe stata una vera e propria scalata ceca nella prestigiosa Lista fu infatti proprio la capitale con il suo meraviglioso centro storico, seguito poi a ruota da quelli di Cesky Krumlov e Telc.
Dopo aver festeggiato nel 2022 il trentesimo dall’ambito riconoscimento da parte dell’agenzia dell’Onu con feste, celebrazioni e iniziative di vario genere, la primavera 2023 è il momento di agire, partire e toccare con mano. Non c’è stagione in cui la perla boema sia meno bella o affascinante, dalle brume invernali al suo magico abito natalizio, dalle belle giornate all’insegna di gite ed escursioni ai tanti appuntamenti culturali d’autunno… È però quando la primavera esplode, vestendola di verde e di fiori, diffondendo nell’aria nuovi profumi, portando con sé giornate miti, risvegliando i parchi e i giardini di cui è punteggiata e regalando una nuova cornice al suo straordinario patrimonio artistico e architettonico, che Praga si fa assolutamente irresistibile. Diventa un pretesto irrinunciabile per uno o più city break (letteralmente) ossigenanti, un balsamo per il corpo e per la mente dopo il lungo inverno.
È in primavera più che mai che la capitale diventa un grande, bellissimo museo sotto il cielo. Complici il clima e le belle giornate, passeggiare per la città diventa un viaggio non solo nella storia, ma anche nella natura. Non tutti lo sanno, ma Praga, celebre per i suoi monumenti antichi, il suo intrico di stretti vicoli, il suo affascinante passato tra storia, leggenda e mistero, è una città green, con parchi, giardini, lungofiume e colline che la chiudono in un abbraccio verde.
Ecco perché, pur parlando di una grande capitale, qui non c’è bisogno di scegliere tra natura e cultura. Tanto che alcuni giardini sono considerati veri e propri monumenti, alla stessa stregua dei palazzi storici che adornano e intervallano. Ma vediamo, senza paura di perdere mai il fil rouge, anzi vert, che cosa ammirare in città.
Unica e irripetibile, Praga è considerata la capitale di tutte le capitali. Non sorprende, quindi, che l’Unesco abbia calato il suo velo protettivo non sui singoli monumenti, ma sull’intero, vasto e preziosissimo centro storico, capace di parlare più lingue e di impersonare più stili architettonici, dal romanico al cubismo, fino al tipico funzionalismo. Nella Lista sono così entrati la Città Vecchia e quella Nuova, l’antico quartiere ebraico di Josefov con le sue sinagoghe, l’immenso castello (una cittadella nella città), la fortezza barocca di Vysehrad, il caratteristico quartiere di Mala Strana, un’infinità di chiese, cattedrali e palazzi unici nel loro genere e naturalmente il simbolo indiscusso della città: Ponte Carlo, con la sua lunga teoria di statue a sentinella sulla Moldava.
Come un nastro verde che si srotola tra tanta bellezza, impreziosendola ancor di più, ecco i parchi-capolavoro di Praga. Oltre i giardini del castello –ben 6-, i Kralovska Zahrada (giardini reali), che circondano il cinquecentesco palazzo di re Ferdinando con folti cespugli, rampicanti, geometrie verdi, vialetti e grandi chiome tra cui si intravvedono le guglie della cattedrale… Nel parco, una bella fontana rinascimentale “sonora” e la corte dei Leoni, dove venivano allevate le fiere, voluta da Rodolfo II. Nel quartiere Mala Strana, i Ledeburska Zahrada sono gli storici giardini di Ledebur, annessi all’omonimo palazzo e realizzati nel XVIII secolo a terrazze, disposte in modo simmetrico e ordinato, orlate di balaustre, impreziosite di statue e fontane, collegate da scalinate e belle passeggiate. Su tutto domina il caratteristico padiglione pentagonale. Polmone verde della capitale, la collina di Letna, che degrada verso le acque della Moldava con vista sulla città, è ammantata dal parco Letenske, con il padiglione neobarocco di Hanavsky e la più antica giostra d’Europa. L‘altra collina, Petrinske Sady aprì il suo parco al pubblico nel XIX secolo, là dove ai tempi di Carlo IV crescevano le vigne del re e a partire dal 1600 i giardini delle residenze nobiliari di Mala Strana. Oltre alla miniatura della Torre Eiffel di Parigi, da scalare per una vista a 360° su Praga, il parco regala attrattive come il Labirinto degli Specchi, l’osservatorio Stefanik raggiungibile con la funivia, il medievale muro della fame costruito dai poveri in cambio di cibo, il belvedere e un profumatissimo giardino di rose. Per gli appassionati, da non perdere nemmeno una visita al Botanicka Zahrada, uno dei due giardini botanici di Praga, che offre un percorso nella flora di mezzo mondo. La città va però soprattutto fiera della vigna di Santa Chiara, patrimonio storico nazionale e monumento verde al passato di viticoltura della capitale. Il Pruhonicky Park, infine, ospita l’Istituto di Botanica dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, con una collezione di piante autoctone ed esotiche dalla grande rilevanza scientifica.
Insomma, comunque si declinino le sfumature della tavolozza di colori, Praga è semplicemente Praga. Diversamente da quanto accaduto in quasi tutte le grandi capitali, il suo centro storico è sopravvissuto praticamente intatto alla seconda Guerra Mondiale e oggi si presenta ancora integro, privo di edifici troppo moderni, pennellato di verde e pregno di atmosfere antiche. Anzi, antichissime. Ma non è solo una questione di antiche pietre, arcate, torri, campanili, guglie, stucchi, rilievi e architettura del verde, seppur di straordinario valore… l’unicità di Praga è anche un fatto di atmosfere. Quell’aura misteriosa che avvolge la città, alimentata da miti, leggende e antiche storie di magia e alchimia, seduce proprio tutti, perché a tutti appartiene. Così ha sancito l’Unesco.