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Museo della civiltà contadina e delle tradizioni popolari del Salento

Indirizzo
Museo della Civiltà Contadina e delle Tradizioni Popolari, Via Venturi, Tuglie, LE, Italia
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Museo della civiltà contadina e delle tradizioni popolari del Salento

Il Museo e annesse attività, fondato nel 1982 dall’agricoltore Giuseppe Bernardi, è ospitato nel seicentesco Palazzo Ducale di Tuglie, costituito da 16 vani attrezzati e Giardino con Coffee house e insediamento rupestre di oltre 10.000 mq.

Nel complesso sono ospitate la Masseria Didattica e le altre attività connesse e sono esposti gli attrezzi di lavoro manuali, utilizzabili, del contadino, falegname, bottaio, fabbro, maniscalco, carpentiere, cestaio, agrimensore, cantiniere, frantoiano, staderaio, stagnino, arrotino, muratore, legnaiolo, carbonaio, lanaiolo, materassaio, sellaio, calzolaio, barbiere, sarto, tessitore, tintore e tanto altro ancora del mondo contadino del Salento compresi oggetti di uso quotidiano e giochi dei bambini, e molti dei reperti potranno essere usati dagli scolari.

Diversi ambienti del Palazzo Ducale sono stati arredati con reperti d’epoca, rispettandone la destinazione originaria: cucina, camera da letto, palmento, cantina, lavanderia, cappella gentilizia e biblioteca.

Il Giardino o Verziere è stato accuratamente descritto in un Apprezzo del 27 ottobre 1670, per rogito del Notaio Carlo Megha di Gallipoli, che lo descrive finanche nelle cultivar strane o insolite presenti e che noi abbiamo cercato e ricostituito.

In data 11 dicembre 1720 la Baronessina e poi poetessa Isabella Castriota Scandeberg, discendente del mitico Giorgio, sposa del Barone di Tuglie, curò personalmente le aiuole del Giardino e frequentò la Coffee house, dove la vista spazia su tutto l’arco Jonico di Gallipoli, manufatti tutt’oggi esistenti e visitabili.

Masseria Didattica: col progetto Giornate verdi per le scuole si propone di far conoscere e vivere il territorio, l’ambiente e le loro risorse.

  1. Agricoltura: gli scolari esamineranno in campo le piante arboree ed erbacee coltivate e spontanee della macchia mediterranea ed un antico erbario per realizzarne uno in proprio. Esame e utilizzo delle cultivar più comuni del Salento, ma anche quelle desuete, come quelle tessili (cotone, canapa, lino, seta) e quelle tintorie. Raccolta di olive, conferimento al frantoio per estrazione dell’olio e degustazione.
    Il Mondo contadino del Salento, fin dal tempo degli antichi romani e anche nel Regno delle due Sicilie fino all’unità d’Italia, aveva strumenti, pesi e unità di misura propri:

    • unità di misura di superficie agraria: tomolata, picciolata e stoppellata;
    • unità di misura di volume per derrate solide: tomolo, picciolo, stoppello, poi dal 1840 con l’introduzione del sistema decimale: mezzo ettolitro;
    • unità di misura per liquidi: salma, barile per vino e staio e mina per olio;
    • unità di misura di peso: libbra e oncia;
    • unità di misura di lunghezza: dito, palmo, piede, cubito, passo semplice, passo doppio, pertica, stadio, miglio e lega;
    • strumento di misura del tempo: meridiana;
    • strumento per costruire le strade: groma;

    Il laboratorio, a diverso grado di approfondimento, consiste nell’esaminare le antiche unità di misura e calcolarne la conversione in litri, metri e kilogrammi; usare la groma per realizzare praticamente la centuriazione e l’orologio solare per determinare l’ora del luogo.

    Ci occuperemo dell’illuminazione di un tempo, accendendo le lampade ad olio utilizzando per lucignolo l’infiorescenza della pianta ballota pseudodictamus.

  2. Laboratorio di analisi chimiche dell’agricoltore: analisi dell’olio, del mosto, del vino, del latte, uso della cartina di tornasole, del rifrattometro, acidimetro, babo, microscopio e lente contafili per esaminare le malattie delle piante e gli insetti dannosi: afidi verdi e neri, acari, dorifora, sputacchina vettore della xilella e ancora microorganismi, pollini, muffe e lieviti.
    Con i ragazzi realizzeremo e analizzeremo chimicamente la vecchia “poltiglia Bordolese”, che è l’unico fitofarmaco che si può usare nel vigneto, anche in regime di agricoltura biologica, perché composto da elementi naturali.
  3. Allevamenti zootecnici: baco da seta con, a richiesta, prosecuzione in classe del ciclo di vita del baco, muniti di libretto d’istruzione; allevamento di lumache elix aperta ed elix adsperta; coccinelle, crisope e bombi, insetti utili nella lotta biologica ai parassiti delle piante.
  4. Filiere agroalimentari: dal frumento alla farina, pane e pasta; dal latte al formaggio e ricotta; dalla radice alla liquirizia; dai pistilli del fiore allo zafferano e poi mandorle, noci, fichi, gelsi, piccoli frutti: per tutti prove pratiche di lavorazione per utilizzazione e trasformazione.
  5. Alimentazione umana e cucina contadina di Tuglie con stretta osservanza della “dieta mediterranea”, che prevede l’uso di cereali, legumi, frutta e verdure ed il giusto consumo di proteine e grassi di origine animale.
    Le scolaresche che lo desiderano possono consumare presso l’annesso agriturismo il pasto tipico contadino, realizzato con prodotti agricoli propri da coltivazione biologica. È il nostro modesto contributo all’educazione alimentare, offrendo ai bambini che pranzano nella nostra Masseria, cibi locali e a Km 0. La nostra cucina è autorizzata per l’intolleranza al glutine ed altre. N.B.: ogni scolaro conferirà a fine pasto le proprie stoviglie biodegradabili e compostabili all’allevamento dei lombrichi, che le trasformeranno in fertile terriccio.
  6. Insediamento rupestre: è sito a 110 metri sul livello del mare, abitato dall’uomo in varie epoche storiche, nel sito si può osservare l’evoluzione geologica del Salento, vista la presenza di fossili, rocce e minerali. Alla preistoria salentina è dedicato il Laboratorio didattico di lavorazione della selce, per realizzare attrezzi da punta, da taglio e amigdale. Sul sito è presente il Belvedere del Palazzo Ducale, per una amena vista sull’Arco ionico gallipolino.
  7. Fattoria sociale: ospitiamo gratuitamente le Associazioni che intendono far trascorrere ai loro assistiti, minori e anziani, una giornata serena in un ambiente che un tempo veniva denominato “Giardino delle delizie”.

Fermata ferroviaria FSE presso il Museo: dal 2013 è in funzione una fermata ferroviaria delle Ferrovie del SUD EST ad uso esclusivo del Museo: la gita in treno è apprezzata dai docenti ed entusiasma e delizia i ragazzi.

Costi:

Dalle ore 9 alle ore 12: visita guidata all’intero complesso + 1 laboratorio € 8,00

Dalle ore 9 alle ore 16: visita guidata all’intero complesso + laboratori + un’ora di pausa € 15,00

Dalle ore 9 alle ore 16: visita guidata + laboratori + pranzo € 25,00 (anche per intolleranze al glutine ed altre)

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